Ce lo eravamo promesso da tempo e, nonostante mille peripezie di varia natura, alla fine il viaggio si è concretizzato. Esattamente una settimana fa io e papà siamo volati a Londra, decidendo di tornarci insieme da quella prima volta che risale ormai a più di venti anni fa. Inutile stare qui a rimuginare su come le cose nel frattempo siano cambiate, io sia diventata adulta (forse ho azzardato un po’ troppo con il termine) e mio padre incanutito, leggermente imbolsito e con gli occhi perennemente sgranati alla Vito, come dico sempre io, ripescando il personaggio cult del film Ritorno a casa Gori. In occasione della ricorrenza del mio compleanno ci siamo voluti ritagliare alcuni giorni da trascorrere insieme, facendoci trascinare nell’incanto prenatalizio della capitale più cool del mondo.
Comunque, perché abbiamo scelto ancora Londra se ci eravamo già stati? Innanzitutto questa città è uno scrigno inesauribile di stimoli creativi. Ogni volta che torni, puoi sempre scoprire lati inediti. Ormai le mete più rinomate come Buckingham Palace, il Big Ben e i grandi musei li conoscevamo già, così abbiamo improntato questa seconda nostra visita, andando alla scoperta di autentiche “chicche” per veri intenditori. Quei luoghi particolari e insoliti che a un primo sguardo in una visita tradizionale potrebbero sembrare solo marginali. Ci siamo voluti immergere in una dimensione più reale, vivendo intensamente il luogo piuttosto che solo semplicemente vederlo. Proprio per questo abbiamo soggiornato in un grazioso appartamento dalla facciata in stile Regency nella famosa Abbey Road (al civico 3 si trova la sede di un famoso studio di registrazione, gli Abbey Road Studios, e la strada è anche il titolo e l’immagine di copertina del dodicesimo album dei Beatles), gentilmente concesso dalla signora Suzanna attraverso il sito ormai popolarissimo Airbnb, e ci siamo spostati da un quartiere all’altro rigorosamente a bordo dei bus rossi a due piani, i mitici double decker, uno degli elementi iconici di Londra per antonomasia. Quindi ci siamo mantenuti in allenamento con un saliscendi continuo, consentitoci grazie alla nostra preziosa e indispensabile Visitor Oyster Card (la carta ricaricabile, pensata espressamente per i turisti, per usare la metropolitana e i bus) sempre alla mano.
Nell’arco della nostra breve ma intensa vacanza abbiamo girovagato per i mercati, trascorso un’intera giornata nell’East End multiculturale e alternativo, dove la street art sprigiona la sua creatività a tutto spray sulle facciate dei palazzi, e appagato la vista e l’olfatto al mercato domenicale di fiori in Columbia Road. Insomma ci sono sempre buoni motivi per cui a Londra vale la pena tornare ogni tanto.
Perché Londra è:
Una città tentacolare con un’energia creativa unica. Cuore dell’Europa, internazionale, cosmopolita. Se sei qui arrivi prima su tutto e non ti annoi mai. In qualsiasi angolo ti trovi, quello che vedi è interessante. Una contagiosa voglia di cambiamento continuo regna ovunque. Puoi vivere attimi di incontrollabile felicità, aggirandoti tra i mercatini dei vari quartieri e magari incontrare Hugh Grant. Entrare nel tempio dello shopping di lusso dove puoi acquistare “dall’elefante allo spillo”, come dicono i suoi affezionati clienti. Fare una breve sosta e concederti il tradizionale afternoon tea tra teiere fumanti e il clangore melodioso dei cucchiaini, deliziando il palato con scone farciti con panna e marmellata. Se per caso hai ancora la strampalata idea di andartene, da uno dei suoi sei aeroporti partono quotidianamente voli per ogni dove.
P.S.
Seguitemi nei prossimi post a caccia di quei luoghi fuori dai classici percorsi turistici per conoscere Londra meglio dei suoi abitanti. Almeno ci proviamo. Alla prossima!