Negli ultimi tempi il Giappone è diventato di gran moda. Il paese del Sol Levante è stato ed è il centro di molti eventi, dalla Madama Butterfly di Giacomo Puccini, che ha inaugurato la stagione scaligera lo scorso 7 dicembre 2016, alla mostra Giappone fiorito, fino al 7 maggio a Casa dei Carraresi a Treviso, in cui sono esposte opere di Hokusai, Hiroshige e altri artisti che rappresentano fiori e paesaggi. Non dimentichiamoci, poi, che il Giappone è una tra le mete di viaggio più gettonate.

Proprio per questo vorrei consigliarvi il libro I love Tokyo, scritto da La Pina, voce iconica di Radio Deejay, e con la colonna sonora (accessibile scaricando su smartphone o tablet un’app di lettura dei QR code) di Emiliano Pepe, musicista nonché suo amatissimo marito.

La Pina

Il  libro I love Tokyo e l’intervista di

La Pina su Vanity Fair.

Comunque non è detto di leggerlo, solo se si sta pianificando un viaggio. Si può tranquillamente stare accoccolati sul divano di casa nostra e viaggiare con la fantasia, immergersi mentalmente in questo mondo suggestivo, sospeso tra tradizione e modernità, facendosi magari anche quattro sonore risate.

Un giorno, aggirandomi in una tra le tante librerie di Firenze, mi è capitato questo libro sottomano. Come mia consuetudine, ho letto la quarta di copertina e mi sono lasciata piacevolmente convincere ad acquistarlo. Non ha deluso per niente le mie aspettative. Anzi. L’ho letto tutto d’un fiato in treno durante il tragitto da Firenze a Livorno; il viaggio dura circa un’ora e un quarto.

La Pina è simpaticissima sia come conduttrice radiofonica ma anche come scrittrice. Fin dalle prime pagine mette subito in chiaro che la sua non ha assolutamente l’intenzione di essere una guida tradizionale della capitale asiatica quanto piuttosto il suo modo personalissimo e  poco stereotipato di vedere Tokyo e il Giappone.

A lei piace parlare di canzone d’amore perché è proprio un amore puro, libero e incondizionato quello che prova per questa città. <<Più di Tokyo amo solo Emi, mio marito>>, queste le parole di La Pina che conosce Tokyo a menadito, essendoci stata circa una quarantina di volte da quando è ragazzina.

Come in una chiacchiera tra amiche lei snocciola nomi, traccia una mappa dei quartieri più centrali e strategici, fornisce una lista degli indirizzi cult per lo shopping, riassume alcune regole base del galateo nipponico da rispettare, onde evitare la figura del cialtrone europeo o molto peggio, e regala altre chicche sfiziose. Proprio una lettura divertente, a tratti esilarante, condita con un linguaggio leggero e pop. Non posso, infine, non menzionare almeno in breve la grafica. Fresca, moderna e stilosa. Ecco perché l’acquisto in libreria è stata una delle rare eccezioni per cui ho preferito la versione cartacea a quella digitale. Allora, per dirlo alla giapponese (appena una parola), non mi resta che concludere: <<Pina, il tuo libro è sugoi (wow, pazzesco)!>>. Alla prossima!